San Manuel González García


San Manuel Gonzalez Garcia nacque a Siviglia (Spagna) il 25 febbraio 1877.
Fu per un ventennio vescovo di Malaga, poi, per cinque anni, di Palencia (Vecchia Castiglia). Morì in fama di santità il 4 gennaio 1940, nella clinica del Rosario, a Madrid.
Le sue spoglie mortali riposano nella cattedrale di Palencia e sul suo sepolcro si legge l'epitaffio che egli stesso lasciò scritto: «Chiedo d'essere sepolto vicino ad un tabernacolo perché le mie ossa dopo la mia morte, come la mia lingua e la mia penna in vita, stiano sempre ripetendo a quanti vi passeranno: "Lì sta Gesù! Gesù è lì. Non lasciatelo mai solo''». Combattere l'abbandono di Cristo nel Mistero eucaristico fu la grande preoccupazione di tutta la sua vita.
Ordinato sacerdote il 21 settembre 1901, consegui i gradi universitari di dottore in teologia e la licenza in diritto canonico. Nominato cappellano della Casa di riposo delle Piccole Suore dei Poveri, oltre ad attendere alla cura pastorale degli anziani, don Manuel si occupa di predicazione entro e fuori della capitale; fa il suo tirocinio in qualità di scrittore e di propagatore della stampa cattolica.
Nel 1905, divenuto arciprete dì Huelva (Andalusia), lavora instancabilmente per creare opere sociali per i più poveri: apre scuole elementari per bambini, professionali e agricole per gli adolescenti, di arti domestiche per le giovinette, ecc.
Il 4 di marzo 1910 dà principio ad un movimento eucaristico, che denomina «Opera delle Tre Marie dei tabernacoli calvari (ramo femminile) e dei Discepoli di S. Giovanni (ramo maschile)». Pubblica il suo primo libro: «Ciò che può un parroco oggi», che ebbe larga risonanza nel clero di Spagna e di oltre le frontiere, al quale faranno seguito oltre 25 volumi, nonché numerosi opuscoli su temi pastorali, evangelici, eucaristici, catechistici e sociali.
Consacrato vescovo il 16 gennaio 1916, fu affidato come Ausiliare all'anziano vescovo di Malaga. Nel 1917 fu nominato Amministratore Apostolico della stessa diocesi e nel 1922 titolare.
Per la ricristianizzazione della diocesi preparò un piano poggiato su tre piloni: la formazione integrale dei futuri sacerdoti, l'educazione religiosa dei fanciulli e la promozione dell'autentica spiritualità nei cristiani praticanti. Si dedicò appassionatamente all'ardua impresa di costruire un nuovo seminario. Incrementò i centri catechistici parrocchiali, dotandoli dei migliori sussidi suggeriti dalla pedagogia religiosa; moltiplicò le scuole parrocchiali per raggiungere la bella realtà di una scuola nettamente cattolica.
Non trascurò nessuna occasione per l'evangelizzazione e «l'eucaristizzazione» di Màlaga. Due sue fondazioni lo aiutarono in questo programma: i «Missionari Eucaristici diocesani», che realizzarono una meravigliosa azione assistendo periodicamente i paesi senza sacerdote, e le «Suore Marie Nazzarene» (oggi Missionarie Eucaristiche di Nazaret).
Nel 1924, con decreto reale di Alfonso XIII gli viene conferita una medaglia d'oro per l'opera meritoria e moralizzatrice da lui svolta in campo sociale.
Dal vandalico incendio del palazzo episcopale awenuto 1'11 maggio 1931, a meno di un mese dalla proclamazione della repubblica, inizia per Mons. Manuel un lungo quadriennio di esilio fatto di amare sofferenze sopportate con adamantina fermezza. Rifugiatosi a Gibilterra, dopo 7 mesi rientra in diocesi fissando il suo campo di operazioni nella città di Ronda, ma le orde marxiste non lo lasciano tranquillo e, alla fine del 1932, si vede forzato a fissare la sua residenza a Madrid.
Il 5 agosto 1935 è nominato vescovo di Palencia ove rimase solo 3 anni e 3 mesi dedicandosi con un crescendo di sforzi a favorire ad ogni livello i contatti coi suoi diocesani, dando nuovo impulso a tutte le opere eucaristiche, fondando la rivista «R.I.E.» per i fanciulli riparatori.
In piena guerra civile organizza missioni in vari paesi e vi si reca per predicare il suo tema favorito: l'amore riparatore a Cristo Eucaristia.
Le numerose prove che hanno creato un cerchio intorno al suo nobile cuore, e ia tragedia di Spagna, lacerata da una fratricida guerra di liberazione, finiscono per minare la sua già scossa salute.
Nella clinica del Rosario di Madrid, ove era stato ricoverato, alle 13 del 4 gennaio 1940 muore santamente come santamente era vissuto l'antico arciprete di Huelva, il perseguitato vescovo di Màlaga, il venerato pastore di Palencia e, soprattutto, il Vescovo del tabernacolo abbandonato.
Il processo canonico in ordine alla beatificazione del Servo di Dio, dopo l'avvenuta favorevole approvazione dei suoi scritti, sta seguendo il suo iter presso la Sacra Congregazione per le cause dei Santi, a Roma.

Date piú relevanti

- 1877 - 25 febbraio. Nasce Manuel González, a Siviglia (Spagna).
- 1877 - 28 febbraio. È battezzato nella parrocchia di San Bartolomeo.
- 1901 - 21 settembre. È ordinato sacerdote.
- 1902 - 2 febbraio. La sua prima missione: Palomares del Río (Siviglia).
- 1905 - 1 marzo. Parroco di San Pietro ed Arciprete di Huelva.
- 1907 - 8 novembre. Fonda la rivista eucaristica "Il granello di sabbia".
- 1910 - 4 marzo. Fondazione dell'Unione Eucaristica Riparatrice.
- 1916 - 16 gennaio. Viene consacrato Vescovo nella Cattedrale di Siviglia.
- 1920 - 22 aprile. Riceve la nomina come Vescovo della diocesi di Málaga.
- 1931 - 11 maggio. Persecuzione e incendio del palazzo episcopale di Málaga.
- 1935 - 5 agosto. È nominato Vescovo di Palencia.
- 1940 - 4 gennaio. Muore a Madrid. Viene sepolto nella capella del Santissimo Sacramento della cattedrale di Palencia.
- 2001 - 29 aprile. È beatificato da Papa Giovanni Paolo II.
- 2016 - 3 marzo. Papa Francesco firma il decreto di approvazione del miracolo.
- 2016 - 16 ottobre. Papa Francesco lo canonizza.


Informazioni:
Missionarie Eucaristiche di Nazaret
Via Bistagno, 100
00166 - Roma

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